QUESITO
Sul soffitto del mio posto auto all’interno del garage si é formata una chiazza di umidità che produce una sostanza schiumosa che cola, come fosse neve, sull’auto e inizia ad intaccarne la carrozzeria: mi sono rivolto all’amministratore del condominio garage (lo stabile si compone di 5 scale, garage, giardino e posti auto esterni, che sono costituiti tutti in condominii separati con diverso amministratore), il quale in prima battuta mi dice che non interessando il problema da me segnalato gli spazi di manovra comuni, semplicemente non è affar suo, mi sarei dovuto rivolgere all’amministratore dei parcheggi esterni, il quale è notoriamente negligente, e perciò la cosa migliore che avrei potuto fare sarebbe stata acquistare un gazebo grande abbastanza da coprire l’autovettura.
Successivamente ho ricontattato l’amministratore facendogli presente che l’umidità in questione è generata da un’infiltrazione d’acqua che si è venuta a creare fra il solaio del garage e il parapetto delle scale che fungono da uscita di emergenza dello stesso: in un primo momento lo stesso amministratore mi diceva (sempre telefonicamente) che poteva esservi una competenza del condominio garage, se non ché è venuto di persona a fare un sopralluogo; al termine di questo ha sentenziato che l’infiltrazione d’acqua deriva dal sopraddetto parapetto, ma che essendo disassato di diversi centimetri dalla sua posizione originale (proprio in ragione delle infiltrazioni) e che avendo funzione servente rispetto al posto auto la competenza è del proprietario del posto auto. In conclusione si è spinto a dirmi che avrei fatto bene a fare io il lavoro consigliandomi persino quale prodotto edilizio usare…
L’amministratore in questione è stato nominato dal tribunale circa 8 mesi fa a seguito della revoca assembleare dell’amministratore precedente che rimane ancora, per il momento almeno, amministratore del condominio parcheggi esterni.
La sensazione che ne ricavo è: che il soggetto in questione non vuole occuparsi di questo mio problema né ora (in qualità di amministratore del garage), né in futuro quando probabilmente verrà nominato amministratore anche dei parcheggi esterni.
Ad oggi mi trovo in un vicolo cieco essendo evidente che non posso io in prima persona fare o far fare dei lavori in una proprietà altrui, e che il proprietario del posto auto esterno, da me contattato, sostiene che la competenza sia del condominio (e quindi dell’amministratore). In ragione di tutto quanto esposto Vi sarei grato se poteste consigliarmi sul da farsi. Vi ringrazio molto per l’attenzione e i suggerimenti che vorrete darmi. Cordiali saluti
RISPOSTA
Gent.mo utente,
con riferimento al quesito che ci viene posto si riporta quanto segue:
Sembrerebbe opportuno, per casi come il Suo, attivare la procedura di cui all’art. 696bis del codice di procedura civile denominata “consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite”.
Detta procedura, che sposa la funzione di ridurre il contenzioso condominiale e di addivenire ad una conciliazione, prevede la nomina di un tecnico da parte del giudice che potrà accertare la natura delle cause delle infiltrazioni che sta subendo, la loro provenienza. I vantaggi dell’attivazione di questo procedimento sono, prima di tutto, la velocità del processo ed i costi ridotti. Ma vi è di più: in caso di rifiuto del Condominio (per quanto ci ha detto e senza analizzare lo stato dei luoghi, quello dei “garages”) di addivenire ad un accordo per risarcirLe quanto dovuto, sarà possibile instaurare un giudizio a cognizione piena e ottenere più facilmente la condanna alle spese della controparte.
Ovviamente anche le parti della “controversia” (ovvero, da un lato, Lei e, dall’altro, il Condominio) potranno avvalersi di propri tecnici di fiducia nonché dell’assistenza di un legale.
Avv. Amedeo Caracciolo