QUESITO
Buongiorno,
il mio problema riguarda una tubatura condominiale.
Sono proprietario di un magazzino interrato, tipologia c2.
All’interno vi sono tubi condominiali in amianto, in avanzato stato di degrado.
Abbiamo deciso di sostituire i tubi tramite ditta specializzata, con altri in pvc.
Il condominio vuole pagare metà dell’importo, circa 2.200 €, in quanto a loro dire sarebbe bastato solamente verniciare i tubi, pretendendo che l’altra metà dell’importo venga pagata dal sottoscritto
C’è qualche norma che mi tutela?
Non vorrei pagare metà dell’importo, ma solo dividere la somma in quota millesimale.
RISPOSTA
Gent.mo utente,
con riferimento al quesito sulla sostituzione della tubatura condominiale, si riporta quanto segue.
Presumendo che sia intervenuta una ditta specializzata che abbia effettuato delle analisi a campione sul materiale tossico in questione, ben potrebbe chiedere il rilascio della documentazione che ne attesti la pericolosità.
Si consiglia di dotarsi di perizia tecnica di parte da porre a fondamento di eventuale azione di regresso da proporsi nei confronti del Condominio.
Non è dato sapere se uno o più condomini, prima della sostituzione abbia diffidato l’amministratore a rimuovere l’impianto in questione.
Essendo la tubazione di natura comune, ha titolo per rivalersi sulle quote anticipate o che anticiperà ovvero può limitarsi a chiedere il riparto e a pagare quanto dovuto in base alle tabelle millesimali nulla altro essendo dovuto.
Le consigliamo la lettura dell’articolo sulla modifica delle ripartizioni spese, potrebbe tornarLe utile!
Avv. Amedeo Caracciolo